martedì 12 febbraio 2008

Lettera aperta al prof. Prodi

Lettera aperta al Prof. Prodi

Gent.mo Professore, non è la prima volta che le scrivo e ancora ricordo con piacere l’occasione in cui mi ha usato la cortesia di rispondere ad una mia proposta per il dopo primarie. Rammaricato per come è finita la sua ultima esperienza di governo le rinnovo la mia stima e fiducia.

Vorrei proporle un’azione che si colloca nel ruolo di garante del PD e, al contempo, faccia un’operazione di verità nei confronti delle falsità reiterate sull’operato del governo in questi due anni circa di legislatura.
Parlo dell’ossessivo ripetersi di frasi fatte, affermazioni categoriche, sentenze pronunciate con sicurezza granitica quali: il peggior governo della legislatura, il massacro degli italiani, un governo fallimentare, Prodi ha peggiorato la situazione di tutto il Paese e di tutte le categorie, e chi più ne ha più ne metta.
Ovviamente senza entrare nel merito, senza analisi e ragionamento. Secondo quella tecnica, mediata dalla pubblicità commerciale, per cui se uno slogan è ripetuto sufficientemente a lungo, da un numero sufficiente di persone, con assiduità martellante dal media per eccellenza, la televisione, viene “metabolizzato” nelle opinioni e convinzioni della gente.
I soliti personaggi hanno già reso esplicita la loro strategia fondamentale: “Le novità, apparenti e di facciata, rappresentate da Veltroni e dal Partito Democratico sono solamente frutto del disperato tentativo di prendere le distanze dal fallimento del governo Prodi”.

Le propongo, dicevo, un’operazione di verità che rivendichi quanto (e non è poco) è stato fatto di buono e “spunti” questi slogan contribuendo a svelarne la strumentalità.
Un’operazione condotta in linea con quanto il PD dovrà fare per attuare quelle nuove modalità di comunicazione che facciano forza sul parlare alle persone, con il linguaggio delle persone, con il ragionamento, con lo sforzo di comprensione dei motivi dei vincoli, delle sfumature che sempre ci sono e rendono la facile, rassicurante contrapposizione tra bianco e nero irrealistica e colpevolmente stupida.

Propongo perciò l’acquisto (a titolo suo personale) di una pagina dei maggiori quotidiani nella quale verrà ospitata una sua lettera indirizzata ai cittadini e, in particolare, a quegli italiani che, in più di quattro milioni, le hanno dato la loro fiducia alle primarie. Per esemplificarle il contenuto della lettera mi viene più facile (la prego di non considerarlo un atto di presunzione) provare a buttar giù una bozza con qualche punto ed esemplificare il tipo di linguaggio che è determinante: semplice, concreto, che esprima concetti invece di affermazioni, che spinga a ragionare. E dunque:

“ Mi rivolgo a tutte le persone di questo Paese e, in particolare a quegli amici elettori ed elettrici che hanno costituito il “popolo delle primarie” in occasione della mia candidatura a leader del centrosinistra.
Anche voi, come me, avete sentito e sentirete ripetere puntualmente, ossessivamente come uno spot pubblicitario, che questi due ultimi anni di governo sono stati un fallimento, hanno recato enorme danno al paese, hanno squalificato l’Italia, e così via.
Vi propongo, di seguito, un breve elenco di fatti, numeri, provvedimenti legislativi, pareri e dichiarazioni di Enti e Autorità europee. Sono dati comprovati che, legittimamente, possono portare a opinioni differenziate sull’operato del governo ma che non possono essere negati.



FINANZA PUBBLICA

Il precedente governo aveva ridotto quasi a zero la differenza tra entrate e uscite di cassa. E’ stato ricostruito un andamento positivo. Vuol dire che quello che spendiamo è, via via, un po’ meno di quello che incassiamo. Come nelle famiglie solo se c’è questa differenza positiva si può iniziare ad investire nello studio dei figli, nella cultura, nella qualità della vita. Il rapporto debito/prodotto interno è passato dal 4,1 a meno del 2 per cento.
E’ stato difficile e, come tutte le cose difficili ha comportato sacrifici. Ma in Europa hanno riconosciuto la bontà di questa azione risanatrice. Le parole del Commissario Almunia da Bruxelles sono state : "Il governo ha avuto grandissimo successo nel ridurre il deficit, controllare la spesa pubblica e affrontare il debito..... Mi auguro che si vada avanti con le politiche lodevoli portate avanti .....
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TASSE

E’ innegabile che all’inizio dell’azione di governo la pressione fiscale complessiva sia leggermente aumentata (l’ ISTAT riporta un aumento del….%). Ma è così incomprensibile che a fronte di categorie sociali in drammatica difficoltà, a fronte della necessità indifferibile di sistemare i conti pubblici si sia chiesto un sacrificio a quelle persone che disponevano di redditi certo non principeschi, ma comunque tali da arrivare con tranquillità a fine mese ? La cosa scandalosa non mi sembra questa ma, piuttosto, il fatto che persone molto più ricche, ma in grado di evadere le tasse, non abbiano contribuito a questo sforzo o addirittura, nascondendo la quasi totalità del loro reddito, abbiano beneficiati degli sgravi per i meno abbienti. Avevamo detto che avremmo perseguito con vigore l’azione contro l’evasione, ebbene nel 2007 i controlli sono aumentati del … % e le cifre evase recuperate sono aumentate del …%
Il gettito fiscale è aumentato progressivamente per la lotta all’evasione ma anche perché si è capito da subito che questa lotta si sarebbe combattuta davvero, non ci sarebbero stati “chiusure d’occhio” e condoni.
Purtroppo è mancato il tempo per ridistribuire il risultato della lotta all’evasione, ma ora è possibile ridurre le tasse a lavoratori e pensionati e impegnare risorse all’adeguamento di salari e stipendi.

Le aziende, hanno visto ridursi il “cuneo fiscale” di ..punti. Vuol dire che ogni lavoratore costa all’azienda circa … euro in meno all’anno. Ed hanno beneficiato di 6 miliardi di euro con l’abbattimento dell’Irap e dell’Ires
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PRECARIATO

Si è varata una misura importante per limitare l’abuso nel ricorso ai contratti atipici. Le aziende non possono protrarli per più di ….anni. I lavoratori atipici avranno protezione per i periodi di inattività dovuti a malattie, infortuni, maternità, e verranno accantonate maggiori risorse per le future pensioni.
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LIBERALIZZAZIONI

Un conto corrente si chiuderà senza spese. Un mutuo potrà essere estinto senza penali.
Per comprare o vendere un’automobile non si dovrà più pagare il notaio.
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ECCETERA, ECCETERA
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Vi invito a tenere in considerazione questi dati nel trarre, in base alle vostre considerazioni, ai vostri ragionamenti, un giudizio sull’operato del governo. Sul fatto che si sia o no andati nella giusta direzione. Che i passi fatti, in un viaggio purtroppo interrotto, siano o no stati l’inizio di un percorso che valeva e vale ancora la pena intraprendere.
Ci sono stati anche aspetti negativi. Come non ammettere di aver sbagliato nel ritenere che l’interesse del Paese avrebbe prevalso sui particolarismi, sui presupposti ideologici, sui vantaggi (illusori) derivanti dall’imposizioni dei propri punti di vista, sulla ricerca di visibilità ad ogni costo. Posso dire in coscienza di aver tentato con tenacia e convinzione ma non sono riuscito. E’ anche per questo che condivido pienamente la scelta di trasparenza e rigore fatta dal Partito Democratico per queste elezioni.

Ognuno di voi giudichi. Ma se il giudizio contrasterà significativamente con i proclami di fallimento, di record di negatività, di massacro del Paese vi suggerisco di conservare questo foglio. Tenetelo in tasca e tiratelo fuori quando nelle discussioni con amici, parenti, colleghi vi verranno riproposti quegli slogan.
Sventolatelo di fronte ai politici che nei comizi, nelle tribune televisive riproporranno le stesse frasi fatte.
Fate diventare lo sventolare di questo foglio un simbolo di rifiuto delle falsità preconcette, delle opinioni senza ragionamento, delle sentenze precostituite, della vecchia maniera di fare politica. Un simbolo semplice come i fazzoletti arcobaleno per la pace. Un simbolo per sostenere, e ve ne sarò grato, la verità.”

Caro professore la mia è solo un’idea. Dettata dalla passione e dalla speranza.
Se non sortirà effetto potrà usare quel foglietto per raccontare ai nipoti – come nella vignetta di Vauro ad Annozero – la storia del Berlusconi cattivo.
Con la stima di sempre.

Gianni Molteni

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